Ieri sera ho visto LUCY, di Luc Besson. Bravo Luc, sei giunto lì a comprendere e riforrmulare il messaggio che pochi grandi Tradizionalisti hanno saputo tramandare nei secoli. Che l'ultimo stadio evolutivo dell'essere umano è il ritorno all'essere di pura energia. Hai strutturato questo film meraviglioso sulle stesse basi su cui ho letto il messaggio dei cerchi nel grano. Per chi ha visto il film invito a leggere questo passo, che scrissi nel 2001, ben 13 anni fa, riportato nel mio saggio "Scienza, Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano" (in aggiornamento e ristampa) per notare le correlazione con quanto Besson ha studiato per Lucy.
(…) Se la “Vibrazione” è la perfetta armonizzazione di due energie uguali e contrarie, l’Uomo Divino è la perfetta unione di due polarità uguali e contrarie.
L’azione di questa energia nell’Uomo è foriera di cambiamenti, in quanto l’energia elettromagnetica sprigionata dalle cellule di un Uomo perfezionatosi grazie a questa conoscenza vibrerà a una potenza superiore rispetto al normale, il suo DNA sarà differente e potenziato. Egli sarà il seme di una nuova specie umana, una superspecie in armonia con la Natura. Perché la Natura, come dimostrato da Ilya Prigogine e dalla Meccanica quantistica, è portata a evolvere verso stati sempre più ordinati e superiori. I fisici teorici e astrofisici Gritchka e Igor Bogdanov scrivono in Dio e la Scienza: «Esiste una specie di trama continua che unisce l’inerte, il previvente e il vivente, dato che la materia tende a strutturarsi in modo da divenire materia vivente». E poiché, dalle forme viventi più semplici per arrivare all’Uomo vi è un’evoluzione graduale, dobbiamo presumere che esiste un gradino più alto rispetto a quello umano. Quello che gli antichi chiamavano “Semi-dio”, colui che è divenuto “il Verbo incarnato”, il “Messaggero della divinità sul piano materiale”, in quanto in grado di interagire con la natura fisica e metafisica, o meglio, iperdimensionale della realtà. Se il mondo reale è unito da una rete invisibile di energia, come la Fisica quantistica dimostra, e la comunicazione tra molecole avvenga a livello “non-locale”, sebbene tra esse vi siano miliardi di chilometri di distanza, lo stesso può accadere per quei cervelli umani, che in quanto antenne riceventi e trasmettenti, interpretano le onde elettromagnetiche provenienti da questa e/o da un’altra dimensione. I princìpi della Fisica e della Meccanica quantistica possono spiegare i fenomeni paranormali, sebbene il resto della Scienza positivista faccia finta di nulla, e sono queste le capacità che dovrebbero contraddistinguere l’Uomo-Dio. Egli sarebbe in grado di usare il cervello volontariamente per superare le barriere spazio-temporali, comunicare a distanza e interagire con l’esistente. Proprio come paiono fare le nostre sfere di luce, aspetto speculare di un processo cerebrale iperdimensionale. Abbiamo dimenticato questi concetti che gli antichi conoscevano in quanto essi si fondano su una scienza antica, più antica della nostra civiltà. Un processo cui l’Uomo, punto finale di questa evoluzione dal non vivente al vivente dovrebbe puntare, se solo non si comportasse come un essere costantemente addormentato dalle illusioni generate dalla società moderna e suoi falsi bisogni. È il fenomeno Cerchi nel Grano ad affermarlo, ma questo concetto di “Uomo-Dio” e di nuova specie, che in sé ha risvegliato il suo stato quantico, il suo Spirito di luce, sembra essere un fatto accettato anche dai filosofi moderni e dai fisici teorici. (…) Questi glifi, tracciati grazie a questa somma intelligenza nei campi di grano di tutto il mondo, riportano in auge l’antica conoscenza dimenticata per creare un Uomo nuovo, o meglio “l’Uomo Primevo” l’essere che era prima della caduta nelle Tenebre della materialità. Soprattutto, la manifestazione di questo fenomeno nelle modalità sinora descritte ed in questo specifico periodo storico è un invito ad operare una trasformazione nel nostro nucleo spirituale più profondo. Non importa se pochi agiranno secondo i dettami della Tradizione e di quanto i Cerchi nel Grano stanno comunicando. È fondamentale, invece, che anche uno solo possa avere successo in quest’impresa perché egli sarà come il gamete maschile che tra milioni e milioni di suoi simili vincerà la sfida e feconderà il suo nucleo aureo, accedendo ad un nuovo stadio di esistenza. Tale stadio corrisponderà alla nascita della Luce in Lui, la sua Illuminazione, il collegamento con “la Rete universale”, che lo renderà immortale nello Spirito.
Adriano Forgione – Direttore di Fenix