Il fenomeno della sincronicità implica il fatto che una persona riesca a porre una relazione significativa tra due o più eventi anche di natura apparentemente molto diversa, che si manifestano in un certo periodo di tempo, non necessariamente breve. Il fenomeno della sincronicità è facilmente osservabile nella vita di ogni persona. Nessuno può dirsi estraneo all’esperienza della sincronicità. Basti pensare al frequente fatto sincronico del pensare intensamente ad una persona e ricevere nell’arco di pochi istanti una sua telefonata; o all’aver urgente bisogno di un fabbro e trovarne uno intento a riparare la porta d’ingresso del vicino. Oppure sentire di aver bisogno di una certa informazione ed incappare come “per caso” in un libro che parla proprio di quell’argomento. Ma il fenomeno della sincronicità va ben oltre queste esperienze riconoscibili e riconosciute dalla, praticamente, totalità degli uomini e delle donne. Chi infatti ha sviluppato, vuoi per dono di natura, vuoi grazie a pratiche e lavori di tipo psicologico e spirituale un livello di osservazione e di attenzione sia verso gli eventi circostanti ma soprattutto verso gli eventi interiori, si rivela sempre più capace di mettere in relazione analogica significativa praticamente ogni cosa. Questa sorta di competenzapuò diventare parte integrante dell’esistenza di una persona che si ritrova a vivere in una sorta di dimensione sincronistica. L’accesso alla dimensione sincronistica è causato quasi sempre da un processo, più o meno graduale, diespansione della coscienza. Ciò si deve soprattutto a percorsi di analisi ma soprattutto di crescita sia personale che spirituale, attraverso i quali l’individuo attiva in sé potenziali e funzioni rimaste dormienti o soffocate magari per tutta la vita. Funzioni creative, affettive, sessuali, trascendenti, processi di guarigione fisica e psicologica mettono in moto diverse forme e gradi di espansione della coscienza col risultato di “varcare” porte della conoscenza mai neppure sospettate prima. Non si tratta di fenomeni extra sensoriali o meta-psichici. Queste definizioni sono ormai fuori corso. Non c’è nulla di extra o meta ma si tratta di naturali possibilità del nostro essere che, purtroppo, nel tipo educazione adottato dalla nostra società, solo raramente vengono stimolate ad emergere. Esiste un paradossale vantaggio nel dilagare dei disturbi mentali, del “male di vivere” e dei disagi di tipo sociale: esso consiste nel fatto che sempre più persone imboccano, a volte senza consciamente volerlo, percorsi di guarigione profondi che portano con sé consapevolezza e fioritura di potenziali mai espressi. Ciò che fino a qualche tempo prima ad una persona risultava semplicemente ignoto, non visibile o non comprensibile, attraverso un processo di analisi e/o di crescita personale e/o spirituale, diventa parte dell’esperienza vissuta, parte integrante della vita quotidiana. Quando varco la porta d’accesso alla dimensione sincronistica è un po’ come se lo straordinario diventasse ordinario e l’ordinario…straordinario!Partiamo dall’ordinario che diventa straordinario. Può accadere che un mattino mi “accorgo” con stupore e meraviglia della “straordinarietà” del Sole che sorge! Della bellezza del cielo, di quanto è importante la mia casa o della perfezione delle mie mani. Oppure mi accorgo che tutti gli eventi della mia vita, positivi e negative, formano un puzzle semplicemente perfetto! Eppure sto osservando cose ordinarie, cose sotto il mio naso da sempre: il Sole è sorto tutte le mattine da quando sono nata; il cielo non si è mai mosso da lì; vivo nella mia casa da 20 anni e le mani…le ho attaccate al corpo da sempre! Per non parlare degli accadimenti della mia vita: li ho macinati e rimacinati innumerevoli volte nella memoria domandandomi ma perché, perché proprio a me di quella o quell’altra situazione? Ma un bel giorno, un bellissimo giorno, tutto mi appare pieno di senso. Dove sta il fenomeno sincronistico in questi esempi? Sta nella coincidenza tra un particolare movimento di espansione della mia coscienza ( causato da un qualunque processo psichico spontaneo o indotto da un percorso o da una tecnica ) e l’osservazione di un fatto all’apparenza banale. Quella coincidenza scatena in me un guizzo dell’intuizione, ovvero della mia intelligenza più alta e raffinata, capace di rendermi consapevole, anche solo per qualche istante, di cose che fino a quel momento ignoravo, sapevo solo in termini di nozione o perché l’ho sentito raccontare in qualche libro. Questo fenomeno, caratterizzato da una particolare lucidità mentale e qualche volta da una profonda commozione, può avere una durata temporale variabile: da qualche istante fugace, ad interi giorni, mesi, anni. E’ uno stato che, in rari casi, può permanere, stabile e aperto, per tutta la vita. Questo è lo stato naturale dei cosiddetti illuminati, dei Buddha i quali si distinguono dagli altri esseri proprio per l’invariabilità di questo stato di lucidità totale. E’ anche la qualità propria dell’epifania e del miracoloso: miracoloso qui, non è tanto l’assistere ad un evento straordinario non spiegabile, quanto accorgersi che tutte le cose, se guardate con gli occhi di chi può vedere, rivelano il proprio miracolo intrinseco all’Esistenza. Nulla dunque è più banale, scontato o noioso ma tutto prende a produrre stupore. Paradossalmente, invece, inizia a non stupire più il contrario: il cosiddetto straordinario, a poco a poco inizia ad integrarsi nella vita quotidiana diventando normale, ordinario. Non scontato o ignorabile. Ma il cosiddetto evento straordinario prende a manifestarsi con tale frequenza da fare parte della dimensione esistenziale di tutti i giorni. In questo caso diventa persino impossibile rammentare gli episodi di sincronicità perché è come se si prendesse dimora nella dimensione sincronistica. Certo esistono momenti di maggiore e minore attenzione e momenti di maggiore e minore intensità del fenomeno. Ma non stupisce più se, per esempio. ad un mio desiderio intenso di realizzare un progetto, nell’arco di pochissimo tempo, a volte appena qualche ora o minuto, accadono una serie di concomitanze solo all’apparenza straordinarie, che mi portano le cose giuste, i contatti giusti e le notizie giuste e che, in brevissimo, il mio progetto sia realizzato! Non stupisce d’essere in auto e di fare una domanda a sé stessi ( a Dio, al proprio Angelo o Guida interiore, come volete ) inerente un problema che ci sta a cuore e di leggere dopo pochi istanti la risposta stampigliata in rosso sul retro del camion davanti a me! Spesso gli esempi che riporto sono tratti dalla mia personale esperienza. Ed anche quella del camion lo è.
Monica Antonioli